L’annuncio arriva con un lungo post su Instagram: Nicolas Burdisso appende gli scarpini al chiodo. Al Torino la sua ultima esperienza da calciatore
Nicolas Burdisso dice addio al calcio giocato. L’annuncio del difensore argentino arriva su Instagram, con un lungo post in spagnolo e in italiano. Le sue due anime. Perché in Argentina, nella sua “Bombonera”, ha costruito la sua carriera e in Italia l’ha resa grande. Al Torino è arrivato quasi per caso: l’ultimo rincalzo di una difesa di per sé già ben nutrita. Il campo però ha detto altro. L’esordio a San Siro del 5 novembre lo ha tolto dalla panchina, le successive 24 partite lo hanno incensato a colonna della retroguardia. Inamovibile prima con Mihajlovic, poi con Mazzarri. Il Toro, dunque, è stata l’ultima squadra di un monumento del calcio, che dopo essersi svincolato in estate dal club granata ha preso la decisione di appendere gli scarpini al chiodo.
Burdisso si ritira: “Il calcio è il mio strumento per essere felice”
Ecco il lungo messaggio di Burdisso sui social: “Oggi a 19 anni dal mio esordio è il momento di chiudere la mia avventura come calciatore. GRAZIE a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo percorso, a Dio e alla mia famiglia, ai compagni e le squadre, allenatori e sopratutto tifosi. Il calcio è il mio strumento per essere felice e migliorare ogni giorno come persona e continuerà ad esserlo. Sono orgoglioso e soddisfatto, HO FATTO TUTTO QUELLO CHE SOGNAVO DA BAMBINO”.
Subito sono arrivate le risposte dei tanti ormai ex colleghi. compresi due granata: “Leader! Ti voglio bene!”, ha scritto De Silvestri, “Grande capitano, in bocca al lupo per tutto, meriti il meglio”, gli ha fatto eco Izzo, che con Burdisso ha condiviso l’esperienza al Genoa.
Un onore essere stata l’ultima squadra di questo campione
Beh, devo dire che è arrivato al Torino già nella sua fase di parabola discendente (finale), pertanto il giudizio, senz’altro positivo sul giocatore e sulla persona, attiene ad un periodo ben più ampio delle 24 partite giocate. Ho la sua maglia firmata e, da oggi, la conserverò con piacere.
Onore ad un grande giocatore, indipendentemente da quante stagioni abbia giocato in granata.